lunedì 13 settembre 2010

Lettera di una cittadina al Sindaco

Egr. Sig. Sindaco voglio tornare solo per un attimo alla piastrella incriminata che ricorda la costruzione della nostra piazza Europa Unita da parte della precedente Giunta Comunale,solo per porle una domanda. Ha letto la notizia sulla scuola pubblica di Adro dedicata al Prof. Miglio( e qui niente di male)ma costellata di simboli leghisti?Se non avevo capito male le sue parole e quelle dell'assessore di cui non ricordo il nome solo i regimi totalitari,le dittature si autocelebrano con targhe ,statue e quant'altro. Siamo in dittatura allora ! Da oggi si può sbizzarire a decorare il paese con targhe e targhette autoincensanti,tanto ha il permesso del partito che Lei rappresenta.

Cordiali saluti
Nadia Pezzotta

Lettera di una cittadina al Sindaco

Egr.Sig. Sindaco
Malgrado le rimostranze di numerosi cittadini l’uso scorretto dell’area cani persiste senza che ne Lei,ne la Polizia Municipale interveniate in alcun modo. Persone maleducate e prepotenti hanno trasformato la suddetta area in parco pubblico, forse per aggirare la Sua ordinanza che vieta , appunto, l’accesso ai parchi con i cani. Se, Lei ed i Vigili, oltre a pattugliare la piazza (naturalmente dopo aver levigato la parte deturpata dalla scritta commemorativa che tanto La infastidisce e che , secondo la sua giunta, rende insonni i pedrenghesi) controllaste anche altre situazioni anomale ben più fastidiose e visibili di una mattonella ,Vi sareste accorti che l’iniziale accampamento abusivo si è trasformato in un’area “ pic-nic “ con tanto di grigliata domenicale. Aspettiamo che mettano anche una piscina ed una rivendita di angurie prima di intervenire?!. Non potendo contare sull’intelligenza e sul rispetto delle regole dei “vacanzieri canini”, Mi auguro il senso del dovere che dovrebbe contraddistinguere chi ricopre incarichi importanti come il Suo, La inducano a prendere provvedimenti adeguati e risolutivi. Se dedicasse un po’ della sua inesauribile energia per ripristinare l’ordine nell’area cani, forse, inizierebbe a guadagnare la simpatia anche dei cittadini che non l’hanno votata (come chi scrive).
Certa che non mi risponderà e non prenderà alcun provvedimento le porgo i mie saluti contando soltanto sul detto “la speranza è l’ultima a morire”

Nadia Pezzotta

p.s.
L’installazione dei distributori di sacchetti per la raccolta delle deiezioni dei cani, è stata un’ottima ed apprezzata iniziativa.

venerdì 11 giugno 2010

Pensiero civico

Immagino che il verde a cui si riferisce il “sig. Lapis” nel pensiero padano, sia quello inquinante stampato sul volantino della Lega, visto che un punto verde (piazza Pertini) è diventato un parcheggio e che il progetto del parco sull’area Tadini ha subito un colpo d’arresto (forse definitivo) grazie ai nostri “illuminati” amministratori.
La mia opinione non sarà presa in considerazione in quanto non sono una pedrenghese “doc”, ma non sono neppure tanto straniera da non saper leggere il dialetto bergamasco (vengo da ScanzoRosciate) e non mi sembra di aver visto gente idrofoba (bava alla bocca) aggirarsi per il paese.
Dò comunque un consiglio ai pensatori padani : imparate anche le lingue straniere in modo da poter accogliere adeguatamente le migliaia di turisti stranieri che a detta del nostro sindaco e di un suo assessore, calano ogni fine di settimana per visitare il nostro ridente paese, non solo come mera località turistica, ma anche per motivi culturali ed interessi commerciali
Visto che i proverbi bergamaschi sono tanto cari al “sig. Lapis, ve ne cito due anch’io:
Prec, suore e frà, leaga ol capèl e lasài ìndà.
Le mèì ìga de fà còi brìgànc, chè còi gnorànc.
Non nascondendomi dietro ad uno pseudonimo mi firmo.
Nadia Pezzotta.

sabato 30 gennaio 2010

Lettera di Nadia Pezzotta al Sindaco

Egr. sig. Sindaco,
non sono una assidua lettrice de L’Eco di Bergamo ma quando ho visto un articolo su Pedrengo che titolava: “più posti di lavoro che abitanti”, con curiosità ed anche qualche dubbio ho letto l’intervista. Finita la lettura ero un po’ confusa.
1) Mi sono ritrovata “straniera” perché non sono pedrenghese doc, provengo da un lontano paese con tradizioni e costumi diversissimi da Pedrengo; Scanzorosciate. Dato che siamo vicini al carnevale mi sono informata, la ricetta delle galle è uguale in tutte e due i paesi, quindi dal punto di vista culinario sono in regola.
2) Se economicamente siamo in una botte di ferro, perché il comune ha sentito l’esigenza di recapitare un pacco natalizio con cui ancora oggi gozzovigliano tutti gli over 65?
3) Il vicesindaco sig. Nava, ricorda con nostalgia quando c’erano solo cascine, campi coltivati e non fabbriche. Ma chi ha venduto questo eden alle industrie? Forse degli speculatori extracomunitari o pedrenghesi doc ? Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
4) Sempre il sig. Nava sente la necessità di avere più verde, perché allora invece di arricchire con aiuole e piante la piazzetta Pertini per farla diventare un punto verde; l’amministrazione comunale la smantella e la trasforma nel paradiso dell’ automobilista adibendola a parcheggio?. Faccia pace con se stesso.
5) Ancora il sig. Nava vorrebbe un luogo coperto per iniziative culturali, ludiche o qualsivoglia, giova ricordargli, che sempre sulla piazzetta Pertini sorge un edificio (l’ex comune ricorda?), usiamolo!. Visto che siamo in tema di cultura, quando la commissione cultura redige dei volantini informativi dovrebbe almeno rileggerli o gli errori grammaticali sono licenze poetiche tipicamente pedrenghesi doc?
Fortunatamente nella stessa pagina del giornale vi era anche l’intervista fatta al dott. Paolo Longhi ed ai suoi dipendenti che mi ha rincuorata, i pedrenghesi non sono per niente male, ma i loro amministratori?
Cordiali saluti

Nadia Pezzotta.